HOME PAGE

FRAME

FRIEZE di guido molinari

Qualche assaggio dall'ultima edizione della fiera londinese.

pubblicato il 5 Novembre 2008
Situata nel centro economico d’Europa, la fiera d’arte Frieze ci propone quest’anno un’edizione leggermente più contenuta e sommessa anche se pur sempre di grande interesse. Anche Londra e più in generale l’Inghilterra risentono della crisi economica in atto, tanto che le vendite appaiono al momento ridimensionate, ma le gallerie di spessore internazionale naturalmente ci sono tutte, puntuali ad esporre i grandi protagonisti della scena contemporanea, che a dire il vero, sono parecchi. La scena artistica attuale vede infatti l’avvicendarsi di innumerevoli nomi e opere, che vivacizzano il clima e allo stesso tempo disorientano i collezionisti. Chi sceglie di acquistare esercitando il proprio gusto non ha certo che l’imbarazzo della scelta, ma chi intende speculare, rivendendo a breve, si pone in una situazione d’incertezza davanti ad una panoramica così eterogenea.
Naturalmente, come avviene a Basilea, la fiera ufficiale è affiancata da una manifestazione parallela che propone gallerie e artisti emergenti: in questo caso parliamo di Zoo, allestita presso la Royal Academy of Arts. Se in questo momento il collezionista è in una situazione d’incertezza nell’investire grandi somme, se ne avvantaggia naturalmente l’area emergente, che propone prezzi meno vistosi e nomi sui quali scommettere una rapida ascesa.
Ma veniamo alle opere che più ci hanno incuriosito. Frieze stupisce ancora una volta per il suo riproporsi come vetrina d’eccellenza. Non mancano naturalmente gli artisti sotto l’occhio dei riflettori già da tempo. Ad esempio Anish Kapoor riesce ad affascinare per il suo continuo rinnovarsi su tematiche ben definite: a parete protende un’enorme forma curvilinea rosso fiammante che ripropone in modi innovativi il tema dell’astrazione e del colore. Ma anche nuovi artisti, solo di recente al centro dell’attenzione, vengono proposti accanto ai più affermati. E’ il caso di John Stezaker, abilissimo nel confezionare collages semplicissimi ma efficaci. Nelle sue immagini il volto viene a costituirsi attraverso l’accostamento stridente di due o più frammenti di fotografie di persone diverse. La semplicità e il tocco esercitato nel momento del montaggio creano una forte diversificazione rispetto a prove analoghe prodotte nell’ambito del clima delle Avanguardie Storiche. Nel caso di Stezaker il gioco tra introspezione e fisiognomica, realtà e finzione diviene estremamente sottile. Volti del cinema si confondono in un immaginario rimescolato e rivisitato, ricco di deja vu.
Su un altro versante colpisce il più conosciuto Jim Lambie, presente in fiera con diverse opere. I suoi interventi sono sempre pronti a sorprendere lo spettatore coinvolgendolo in un gioco che prevede alterazioni dello spazio e cromatismi accesi. Nel caso di Sonic Reducer, l’artista cementa una serie di copertine di dischi all’interno di un blocco squadrato. Le copertine colorate, ed il riferimento all’emotività implicito nell’idea dell’ascolto musicale si scontrano con un richiamo al minimalismo storico. L’espressione del razionale proposto attraverso incontri di linee orizzontali e verticali interagisce con il piacere “aperto” e sensibile prodotto dal colore delle copertine stesse.
Accompagna l’evento fieristico una sezione di opere site specific (Frieze Projects), pensate per inserirsi nel contesto espositivo. Tra queste, spicca senz’altro, senza voler essere campanilisti, l’intervento dell’italiano Norma Jeane (alias Luca Forcolini), che propone un box lievemente “malsano”, perché destinato a ospitare il fumatore che si vuole concedere una sigaretta all’interno di una zona assolutamente no smoking. The straight story, propone dunque un box trasparente che offre al fumatore anche un ricambio d’aria, ed è inoltre provvisto di un distributore d’acqua per soddisfarlo ulteriormente. Anche a Zoo colpisce l’intervento di un nostro artista, Alessandro Ceresoli, presente con immagini ispirate al manuale di zoologia fantastica di J.L. Borges e M. Guerrero. Si tratta d’immagini particolari ed immediatamente riconoscibili. I disegni infatti sono eseguiti solo con pennarelli di colore nero di diverse tipologie, ottenute accostando e sovrapponendo strati di inchiostro, saturando in questo modo il foglio di pigmento. Emergono così le differenti tonalità di nero. Le singole immagini poi acquistano un’ulteriore forza estetica accostate le une alle altre, in un gioco lieve di confronti. Insomma Frieze, con le sue variegate proposte ed occasioni espositive, quasi sempre di ottimo livello, si conferma come la principale vetrina europea sull’arte contemporanea.

FOTO 1 > JOHN STEZAKER,
He (film portrait collage) I, 2008
FOTO 2 > JIM LAMBIE,
Sonic reducer, 2008, concrete block album covers
FOTO 3 > JIM LAMBIE,
Sonic reducer, 2008, concrete block album covers

Nonstop in London.

London’s Frieze Art Fair may have looked slightly toned down this year, to be sure, but it managed to hold our interest even so. There is no doubt that even London, and England more generally, is feeling the pinch of the current economic downturn, with diminished sales figures and all the rest, however temporary the trend may be. But despite the reduced circumstances, it was a full cast of internationally renowned galleries that showed up, putting on exhibit the star players of the contemporary art scene—a full panoply of names and works that livened up the atmosphere at the same time as it suggested a sense of bewilderment to collectors. Those whose only guide in making a purchase was their own instinct surely had plenty to choose from, but those whose interest was in turning a profit on the art they bought had plenty of uncertainties to work out in such a variegated landscape.
Of course, as happens in Basel, the official fair was flanked by a parallel event with a series of galleries and emerging art talent: the event in this case was the Zoo Art Fair, held at the Royal Academy of Arts. And, clearly, it is this area that stands to gain most if the collectors are reluctant to invest large sums of money, for the price tags here are lower and the artists more likely to ascend. But let’s move on to the most intriguing works on view. The Frieze Art Fair once more distinguished itself by showcasing an impressive array of talent. You had, of course, established artists who have been around for some time now, as in the example of Anish Kapoor, who never ceases to amaze for his ability to always inject fresh ideas into certain well-defined themes: a flaming-red curvilinear form projected from the wall, thus making for an innovative way of working the theme of abstraction and color.
But you could also find at the fair artists who’ve only recently come to prominence, a case in point being John Stezaker, a master at composing simple yet effective collages: a face comes together as different photo-fragments are juxtaposed, all of them in strident contrast, and each depicting a different person. The simplicity and touch exercised in collaging the different pieces yields a much stronger diversification than was the case with the similar explorations made by the historical avant-garde. With Stezaker, much subtlety is imparted to the play that goes on between introspection and physiognomy, between reality and fiction: the faces of cinema that make up our collective imagination get remixed in a revisitation loaded with déjà vus.
There were several works on display by the better-known Jim Lambie, and it is in a different way that they engage our attention, ever ready to surprise the viewer by drawing the eye into a play of altered spaces and brilliant colors.
Sonic Reducer, for his part, cemented a bunch of album covers into a square block. The colored covers, invoking the feel-good sensation associated with the experience of music, are set into contrast with the allusion made to historical minimalism. The rational element carried by the vertical and horizontal lines interacts with the free-flowing sensory pleasure afforded by the color on the covers themselves. The event also featured a Frieze Projects section designed for site-specific work. Not to be too home-nation biased, but one outstanding piece in this section was by the Italian artist Norma Jeane (his real name Luca Forcolini), who set up a Straight Story performance, a lounge of “unwholesome” boxes intended to receive smokers who want to indulge a craving for cigarettes in a non-smoking area: the transparent boxes recycle the air inside and also offer a water dispenser to go along with the smoking.
Another Italian artist was Alessandro Ceresoli, who exhibited at the Zoo Art Fair with drawings that compose something like an atlas of fantastic zoology à la J. L. Borges and M. Guerrero. The drawings are unmistakable: they are executed using a variety of back markers whose ink soaks up the paper and forms different layers with different shades of black. When laid out next to one another, the images achieve a supervenient aesthetic force resulting from their subtle interaction.
For the diversity and the average high quality of both the art and the exhibition layouts, Frieze stood up as the best European showcase of contemporary art this year as well.

FOTO 4 > ALESSANDRO CERESOLI,
Asino a tre zampe, 2007, pennarello nero su carta
FOTO 5 > ANISH KAPOOR,
Untitled, 2008
FOTO 6 > NORMA JEANE,
The straight story, 2008, materiali vari

VERSIONE STAMPABILE


Image and video hosting by TinyPic

FOTOGRAFIE E ARCHITETTURA di Piero Orlandi
Alleanze e conflitti [segue...]

Image and video hosting by TinyPic

UNITA' DI PRODUZIONE MULTIMEDIALE di Sergio Giusti
"Documentazione performativa" incentrata sul lavoro di sessanta musicisti all'opera in un ex stabilimento milanese. Un ibrido tra musica, performance, video-arte e documentario, ambientato in una vera e propria 'Factory', che vede tra gli altri il coinvolgimento di gruppi come Baustelle, Afterhours, Verdena, Zen Circus. [segue...]

Image and video hosting by TinyPic

INTERVISTA A GABRIELE BASILICO a cura di Luisa Siotto
Vogliamo ricordare Gabriele Basilico, scomparso prematuramente lo scorso 13 febbraio, pubblicando per la prima volta on line questa bella e approfondita intervista rilasciata nel 2004 alla rivista "Around Photography". [segue...]

Image and video hosting by TinyPic

MARIO CRESCI - LA CURA. di Roberto Maggiori
Un recente lavoro di Mario Cresci offre lo spunto per riflettere sullo "stato dell'Arte" nel nostro Bel Paese. [segue...]

Image and video hosting by TinyPic

SU GIOLI E LA NATURA DELLA FOTOGRAFIA di Giacomo Daniele Fragapane
Breve brano estratto dal testo critico pubblicato in Paolo Gioli Naturæ. [segue...]

Image and video hosting by TinyPic

CIAO ANDO
Il più caustico, arguto, ironico e irriverente critico della fotografia italiano ci ha lasciato all’età di novant’anni. [segue...]

Image and video hosting by TinyPic

LA NATURALEZZA IMPLICITA NEL GESTO FOTOGRAFICO di Roberto Maggiori
Ultimamente si fa un gran parlare di Serge Latouche, di decrescita, di ritorno a concezioni della vita e del consumo più naturali. Al cinico approccio razionale iperproduttivo inizia finalmente a contrapporsi un modo di fare ragionevole, più vicino all’equilibrio naturale che alle logiche dell’economia capitalista. Gli artisti come sempre anticipano il pensiero comune e già dagli anni ’50 molti di loro rifiutano il razionalismo asettico per tornare a sporcarsi le mani con la Natura e la sua rappresentazione. E’ il caso di Nino Migliori e di molti suoi lavori dal 1948 a oggi. [segue...]



FAUST DI ALEKSANDR SOKUROV recensito da Angelo Desole
Da pochi giorni nelle sale cinematografiche italiane il film vincitore del Leone d'Oro alla 68esima Mostra del Cinema di Venezia. [segue...]



INTERVISTA A CHRISTIAN BOLTANSKI a cura di Paolo Berardinelli
Continua la digitalizzazione dell'archivio della rivista Around Photography. Questo mese pubblichiamo per la prima volta sul web un'intervista a Christian Boltanski, l'artista che rappresenterà la Francia alla 54esima Biennale d'Arte di Venezia. [segue...]



A SCUOLA DI AUTORITRATTO di Fabio Piccini
Si fa un gran parlare di come l’approccio alla fotografia dovrebbe venir insegnato già nelle scuole primarie e secondarie. Ecco allora un esempio concreto che merita d’esser raccontato. [segue...]



IL CINEMA DEL SILENZIO a cura di Angelo Desole
Intervista a Michelangelo Frammartino. [segue...]



PUNCTUM a cura di Fabio Piccini
Un progetto di salute mentale. [segue...]



NUCLEAR CONTROVERSIES a cura di Rossella Biscotti
Continua la digitalizzazione dell'archivio della rivista Around Photography. Questo mese un tema attualissimo, le conseguenze del disastro di Chernobyl attraverso le parole di Wladimir Tchertkoff, importante documentarista, intervistato eccezionalmente da Rossella Biscotti. [segue...]

Image and video hosting by TinyPic

FOTOGRAFARE LA PAURA di Fabio Piccini
Con l’avventura di Serena Salvadori, continua la serie di approfondimenti sulla foto-terapia inziati su aroundphotography.it lo scorso novembre... [segue...]



FOTOGRAFARE GLI INVISIBILI di Fabio Piccini
Miina Savolainen e la fotografia di empowerment. [segue...]



INTERVISTA A MARINA ABRAMOVIC a cura di Stefano Pirovano
Sollecitati da diverse richieste, iniziamo a pubblicare on line anche una selezione di quanto uscito sulla rivista cartacea Around Photography. Si tratta di materiale, inedito sul web, che affiancherà gli approfondimenti legati all'attualità realizzati appositamente per aroundphotography.it. [segue...]



L’AUTORITRATTO FOTOGRAFICO di Fabio Piccini
Verifica o sperimentazione dell’identità? [segue...]



FOTOGRAFIA COME TERAPIA di Fabio Piccini
Su aroundphotography.it inaugura una nuova rubrica aperta al contributo dei lettori. [segue...]

Image and video hosting by TinyPic

MANIFESTA 2010 di Anna Lovecchio
Manifesting Malaise, uno sguardo sull’ottava Biennale Europea di Arte Contemporanea appena inaugurata. [segue...]

Image and video hosting by TinyPic

L’ITALIA PER IMMAGINI di Sergio Giusti
È ancora possibile dire qualcosa dell’Italia contemporanea con la fotografia? Qualcuno ci crede? Qualcuno lo vuole fare ancora? Una lettera aperta. [segue...]

Image and video hosting by TinyPic

SADAKO E IL FUNGO DI HIROSHIMA di Annarita Curcio
Due icone a confronto, nel 65° anniversario del lancio delle bombe atomiche su Hiroshima e Naghasaki. [segue...]



CONVERSAZIONE CON GIANFRANCO MARANIELLO
a cura di Roberto Maggiori

Un'interessante e approfondita intervista al direttore del MAMbo di Bologna. [segue...]



LA CELLULOIDE E IL MARMO: ERIC ROHMER di Marco Grosoli
All’inizio di questo 2010 moriva Eric Rohmer, importante cineasta, critico e saggista. Vogliamo ricordarlo con questo articolo che ripercorre sinteticamente le tappe fondamentali del suo lavoro. [segue...]



SULLE ORIGINI (DI UN FALSO PROBLEMA) di Giacomo Daniele Fragapane
Il “visibile” fotografico e la posizione del soggetto scopico. [segue...]



GREGORY CREWDSON di Gyonata Bonvicini
Quando la fotografia fa il verso al cinema. [segue...]



NEW YORK PHOTO UPDATE di Marco Antonini
Report sulle nuove tendenze fotografiche della grande mela. [segue...]



LA FOTOGRAFIA CHE NON C’È di Federica Muzzarelli
Due brevi paragrafi tratti dall'ampio capitolo "Storia della fotografia manicomiale" pubblicato in "Nonostante la vostra cortese ospitalità". [segue...]



CONVERSAZIONE CON MARIO CRESCI a cura di Anna Lovecchio
Direttamente dal catalogo “Vintage”, recentemente pubblicato dall’Editrice Quinlan, abbiamo estrapolato alcuni passaggi di un’intervista a Mario Cresci... [segue...]



FRIEZE di guido molinari
Qualche assaggio dall'ultima edizione della fiera londinese.
[segue...]

Image and video hosting by TinyPic

È UNA FOTOGRAFIA di Roberto Maggiori
Le stravaganti alchimie dei nostri tempi... [segue...]