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NOVITÀ

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[Anna Bedon / Italo Zannier]
[FRANCESCO MALACARNE PIONIERE DELLA FOTOGRAFIA]

Francesco Malacarne (1779-1855) con questo recente studio filologico, dovuto ad Anna Bedon e Italo Zannier, emerge come pioniere di rilievo mondiale nelle applicazioni fotografiche in campo artistico e scientifico. Queste applicazioni - coeve alle ricerche di Nièpce che aprono il capitolo formativo dell’invenzione della fotografia - furono avviate nel 1809 con l’invenzione di una tecnica litografica (il ‘metodo papirografico’), che progredirà fino alle ‘immagini eliografiche’.

© EDITRICE QUINLAN

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[SCHEDA TECNICA]
ANNO DI PUBBLICAZIONE > 2019
PAGINE > 72
IMMAGINI > 30
FORMATO > 15 x 21 cm
PREZZO > 18 euro
CODICE ISBN > 978-88-99390-24-2
DISTRIBUTORE > acquista on line

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[A cura di Maurizio Giufrè]
[VITA MAYER]
[Iconografia di una fabbrica]

Dopo aver pubblicato nel 2015 il primo saggio, mai edito, sulla storia della fotografia industriale in Italia, proponiamo una nuova pubblicazione sull'argomento curata da Maurizio Giufrè. Settanta immagini in bianco e nero provenienti dall'archivio della cartiera Vita Mayer di Cairate (VA), attiva dal 1906 al 1977, propongono le tecniche e i linguaggi attraverso cui i diversi operatori, succedutesi nella storia della cartiera, hanno dato conto delle esigenze aziendali, parametro ineludibile per una fotografia che voglia dirsi industriale.
Oltre alle fotografie, stampate in bicromia e con una vernice selettiva che le riproduce nella loro originaria qualità, sono presenti nel volume apparati critici di Maurizio Giufrè, Marco Gatti, Michele Costalonga, Andrea Mondinalli, Luca Vanerio.
Progetto grafico di Emiliano Biondelli.

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[SCHEDA TECNICA]
ANNO DI PUBBLICAZIONE > 2018
PAGINE > 80
IMMAGINI > 70
FORMATO > 20,1 x 25,6 cm
PREZZO > 19 euro
CODICE ISBN > 978-88-99390-20-4
DISTRIBUTORE > acquista on line

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[Pietro de Tilla, Carlo Matteo Golia, Sergio Giusti]
[POPVLVSQUE]

Nei risvolti di un immaginario a cavallo fra la Roma popolana del Neorealismo e quello di cartapesta del cinema Peplum, il fenomeno dei centurioni figuranti viene catalogato dalle fotografie di Pietro de Tilla e Carlo Matteo Golia con un occhio ad August Sander e l’altro ai piani del cinema classico. Intorno alle immagini si snoda la narrazione che Sergio Giusti ha scritto in una koinè romanesca tra il letterario e il cinematografico. Protagonista un centurione in costume. Il suo vero lavoro, però, è quello di osservare i turisti di una Roma immaginata e i suoi “colleghi” a volte credibili, altre volte improbabili nei loro costumi di fortuna. L’appendice illustrata di Grazian mostra infine l’equipaggiamento che un vero centurione dovrebbe indossare, creando uno scarto fra reale e ideale che segnala la lontananza dei figuranti dalla logica delle rievocazioni storiche. Questi romani non sono antichi, ma abitano l’oggi, un’epoca dove l’immagine è multiforme e pervasiva, strumento di persuasione e propaganda ma anche bene di scambio monetizzabile.
Graphic design di Emiliano Biondelli, tiratura 150 copie.

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[SCHEDA TECNICA]
ANNO DI PUBBLICAZIONE > 2018
PAGINE > 48
IMMAGINI > 30
FORMATO > 13,3 x 20 cm
PREZZO > 23 euro
CODICE ISBN > 978-88-99390-26-6
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[Silvia Vespasiani]
[Vistamare]
[con un testo di Roberta Valtorta]

In questi 'tentativi di luogo' affacciati su questo sabbioso mare il tempo è solo e unicamente quello dello svago e del riposo di massa. E' il tempo ciclico inesorabile dell'estate che torna sempre, e null'altro. Le fotografie di Silvia Vespasiani però sono fotografie di luoghi morti che ci rendono pensierosi e dubitosi poiché ci sono e poi non ci sono più, come apparizioni, forse allucinazioni. Sono immagini che mettono davanti ai nostri occhi l'aspetto inquietante e nascosto di questi territori così profondamente e sistematicamente modificati dall'uomo, il retro della scenografia del teatro dell'estate...
Dal testo in catalogo di Roberta Valtorta.
Libro tirato in 150 copie, progetto grafico di Emiliano Biondelli.


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[SCHEDA TECNICA]
ANNO DI PUBBLICAZIONE > 2018
PAGINE > 64
IMMAGINI > 40
FORMATO > 21 x 25 cm
PREZZO > 20 euro
CODICE ISBN > 978-88-99390-33-4
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[Aa.Vv.]
[13 anni e un secolo. Fotografia]
[Premio Fabbri sesta edizione, a cura di Nino Migliori]

Diciannove fotografi interpretano la storia dell'Amarena Fabbri.
Fotografie: Angelo Ansalone, Linda Bertazza, Paola Binante, Massimiliano Camellini, Silvio Canini, Alessia De Montis, Vincenza De Nigris, Franco Fontana, Giovanni Gastel, Piero Gemelli, Mataro da Vergato, Stefano Mazzali, Brigitte Niedermair, Joe Oppedisano, Pierpaolo Pagano, Gianni Pezzani, Stefano Scheda, Pio Tarantini, Rui Wu.
Testi italiano/inglese: Nino Migliori, Lucia Miodini, Mario Scalini
Progetto grafico e impaginazione: Valentina Venturi.

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[SCHEDA TECNICA]
ANNO DI PUBBLICAZIONE > 2018
PAGINE > 64
IMMAGINI > 31
FORMATO > 24 x 28 cm
PREZZO > 15 euro
CODICE ISBN > 978-88-99390-18-1
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[Marco Dapino]
[Tsukumogami]

Fotografie made in Japan, con illustrazioni di Vincenzo Filosa e progetto grafico di Emiliano Biondelli.
Tiratura di 100 copie numerate e firmate.

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[SCHEDA TECNICA]
ANNO DI PUBBLICAZIONE > 2018
PAGINE > 24
IMMAGINI > 21
FORMATO > 17x27 cm
PREZZO > 20 euro
CODICE ISBN >
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[MARIALBA RUSSO]
[CULT FICTION]
[Con un saggio di Goffredo Fofi]

La “mutazione” degli anni settanta ha visto da parte del potere (alto e basso, e non solo cinematografico) la rappresentazione esplicita delle attività sessuali come un nuovo mercato, e di conseguenza la liberazione sessuale sognata e teorizzata dalla parte più libera dei movimenti degli studenti perse rapidamente le sue sacrosante connotazioni libertarie, e il “sistema” se ne servì per recuperare le antiche “volgarità”, tenute sino allora nascoste negli enfers delle biblioteche nazionali. Questa mutazione fu certamente più radicale e più grave di quella del “miracolo economico”, che ebbe nel cinema le sue prime libertà nella rappresentazione dei corpi in film esotico-turistici, innocui e soft.
Sì, è vero, e Pasolini ne fu pienamente cosciente, il Decameron, come si disse allora in certi ambienti, “sdoganò il cazzo” e la simulazione dell'atto sessuale sullo schermo. Il passaggio verso il porno fu però aperto da quel film e dalla serie dei finti Boccaccio cui diede vita; il salto nel porno vero e proprio non tardò ad arrivare, e tante sale cinematografiche, prima di diventare garage o mercati, ospitarono per molti anni i film “a luci rosse”. (Le luci rosse caratterizzavano i lampioni sulla porta dei bordelli, la differenza con quelle dei film è che in quelle sale si faceva raramente sesso con dei partner, ci si andava per masturbarsi – e il cinema vi figurava come esaltazione di una sua natura non secondaria, quella voyeuristica.) Su questi anni, dal punto di vista del costume si è indagato assai poco, pochi storici si sono spinti al massimo a prendere in considerazione materiali sino allora trascurati (canzonette, spettacoli televisivi), accennando molto superficialmente a una mutazione del costume e nella mentalità che fu invece radicale e che ha lasciato un gran segno, aprendo a nuove e più aberranti mutazioni quali quelle che hanno portato al dominio della tecnologia e della finta comunicazione. E alla morte del cinema, come fenomeno culturale di massa, arte popolare per eccellenza tra gli anni Venti e i Sessanta del secolo scorso, e arte per eccellenza di quel secolo insieme alla fotografia.
Franca Faldini e io che qui scrivo, tentammo tra gli anni Settanta e Ottanta, di raccontare anche quest'esplosione e rivendicazione del “basso”, raccogliendo il punto di vista di chi ha girato – prodotto, diretto, interpretato – i film i cui manifesti con ostinata curiosità e spirito “collezionistico” Marialba Russo ha fotografato nel 1978. Ella ha forse inventato o perfezionato in questo modo quasi un nuovo genere nella storia della fotografia, sconfinando nell'antropologia e nella storia dell' “arte povera” (e rozza, e brutta) sollecitata dai nuovi costumi. Quelle testimonianze colgono ancora due tensioni che il materiale raccolto da Marialba Russo ci conferma, e che riguardano la storia del cinema quanto la storia della cultura popolare in un momento in cui andavano entrambe esplodendo. La prima: gli anni Settanta mostrarono l'esplosione di una vitalità ormai perversa, ma pur sempre tale, nella storia della cultura popolare. La seconda: si aprì la strada al nostro cupo presente, un presente senza utopia – sostituendo alla creatività dal basso la manipolazione, vicina alla perfezione, messa in atto dall'alto.
È bene evitare le lamentazioni sulla condizione attuale delle arti, una condizione in cui boccheggiano e trovano vita e calore solo in una marginalità che sa di ghetto e condanna e non di apertura a tempi migliori. In Italia, è ancora una volta il cinema a offrire motivi di soddisfazione, e se non di speranza, esempi di proficua resistenza, mentre la letteratura e il teatro, meno difficili da affrontare per il singolo o per dei gruppi, non vanno oltre la dimostrazione di un narcisismo condizionato e puerile. E la fotografia oscilla tra una dilatazione mostruosa e (disgustosamente) “democratica” davvero “di massa”, e così di massa che più di massa non si può, e il disprezzo evidente nell'uso che ne fanno i media, e infine la museificazione delle opere di chi resiste e sa ancora vedere e, di conseguenza, immaginare. Il cinema documentato da Marialba Russo fa parte di questa storia di trasformazioni, di estrema, ultima, e anche mostruosa vitalità.
– Alcuni brani estrapolati dal testo introduttivo di Goffredo Fofi.

Con un saggio di Goffredo Fofi, graphic design Emiliano Biondelli, tiratura 200 copie, testi italiano/inglese

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[SCHEDA TECNICA]
ANNO DI PUBBLICAZIONE > 2018
PAGINE > 88
IMMAGINI > 126
FORMATO > 22,2 x 28 cm
PREZZO > 30 euro
CODICE ISBN > 978-88-99390-16-7
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[Aa.Vv.]
[AVRO' SEMPRE VENT'ANNI 1968 - 2018]
[6° edizione del Premio Cramum, a cura di Sabino Maria Frassà]

Saggio che indaga il significato dell'essere giovani oggi, a 50 anni dai moti studenteschi del 1968 e dalla morte di Lucio Fontana. Il volume è un "libro illustrato per adulti" che accosta alle riflessioni di Eugenio Borgna, Raffaella Ferrari, Stefano Ferrari, Sabino Maria Frassà, Chiara Saraceno, Nicla Vassallo le opere d'arte contemporanea tratte dalla mostra "Avevo 20 anni". Le opere riprese nel volume sono di Ivan Barlafante, Yuting Cheng, Alberto di Fabio, Francesco Fossati, Marta Galbusera, Daesung Lee, Giulia Manfredi, Franco Mazzucchelli, Ryts Monet, Marcello Morandini, MariaTeresa Ortoleva, Noa Pane, Francesca Piovesan, Diego Randazzo, Marika Ricchi, Zheng Rogn.

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[SCHEDA TECNICA]
ANNO DI PUBBLICAZIONE > 2018
PAGINE > 76
IMMAGINI > 23
FORMATO > 15 x 21 cm
PREZZO > 14 euro
CODICE ISBN >
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[Aa.Vv.]
[CENTRALE]
[La fotografia di ricerca in Italia]

La ricerca fotografica è una questione “Centrale” e lo è prima di tutto da un punto di vista metodologico. La ricerca deve essere al centro del discorso sulla fotografia contemporanea, perché è lo specchio della vitalità e delle spinte innovatrici di un mezzo espressivo oggi più vivo che mai. È l’indagine sul contemporaneo che permette di riattivare il passato e da qui ripartire per costruire il presente e proiettare il futuro.
(Dal testo in catalogo di Luca Panaro)

Questo fotolibro, riccamente illustrato, riunisce ventitré artisti invitati, nell’ultimo decennio, a fare il punto sulla ricerca fotografica italiana. Dai precursori del passato, via via fino ai nostri giorni attraverso gli autori che hanno indagato la sperimentazione sul linguaggio fotografico nel nostro Paese.
Opere di Marina Ballo Charmet, Olivo Barbieri, Fabrizio Bellomo, Botto e Bruno, Giuseppe Cavalli, Daniela Comani, Matteo Cremonesi, Mario Cresci, Luigi Crocenzi, Cuoghi Corsello, Paola De Pietri, Paola Di Bello, Andrea Galvani, Mario Giacomelli, Robert Gligorov, Adrian Paci, Fabio Sandri, Alessandra Spranzi, Davide Tranchina, Franco Vaccari, Paolo Ventura.

A cura di Luca Panaro e Marcello Sparaventi, progetto grafico di Elisabetta Duchi.

[SCHEDA TECNICA]
ANNO DI PUBBLICAZIONE > 2018
PAGINE > 112
IMMAGINI > 107
FORMATO > 21x27 cm
PREZZO > 25 euro
CODICE ISBN > 978-88-99390-32-7
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[LUCA PANARO]
[DIALOGHI BREVI]
[Postfazione di Franco Vaccari]

"La critica in Italia fondamentalmente non esiste". Forse bisognerebbe dire che in Italia non esiste neanche una critica capace di assolvere la funzione di garante per il mercato in quanto il poco esistente continua a servirsi dei soliti tromboni che ripetono fino alla nausea formule stantie. Quello che si avverte leggendo queste interviste, è che ci sono invece grandi potenzialità che fanno fatica a passare dalla virtualità alla realtà anche perché serpeggia l'idea che l'unico arbitro del reale sia un mercato dilettantesco. Icastico come al solito, Luca Panaro dice: "Siamo tutti presi a cercare il pelo nelluovo. Ma una volta trovato il pelo cosa rimane? Non rimane niente, l'uovo è ormai marcio. Quel niente che i giovani sentono sulle loro spalle come un macigno".
Dalla postfazione di Franco Vaccari.

Dialoghi con: Marco Samorè, Robert Gligorov, Betty Bee, Fulvio Chimento, Claudia Santeroni, Monica Carrozzi, Fabrizio Bellomo, Carlo Zanni, Pierpaolo Ferrari, Luca Andreoni, Cuoghi Corsello, Silvia Camporesi, Sara Emma Cervo, Fabio Sandri, Paola Di Bello, Emiliano Biondelli & Valentina Venturi.

© EDITRICE QUINLAN

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[SCHEDA TECNICA]
ANNO DI PUBBLICAZIONE > 2018
PAGINE > 96
IMMAGINI >
FORMATO > 12 x 18,5 cm
PREZZO > 18 euro
CODICE ISBN > 978-88-99390-30-3
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[JACOPO BENASSI]
[MISS Q LEE]
[Con un testo di Luca Panaro]

La macchina fotografica è uno strumento di relazione. Tra il 2000 e il 2011 Jacopo Benassi instaura un rapporto di amicizia e collaborazione con Gianluca Petriccione che favorisce la nascita del personaggio Miss Q Lee, ispirato al manga erotico di Haruki Innui. Un'identità fittizia e al tempo stesso reale, nata in seno alla musica punk, alla performance, agli ambienti Queer di Berlino e Milano.
Fotolibro in brossura cucita, tirato in 160 copie.

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[SCHEDA TECNICA]
ANNO DI PUBBLICAZIONE > 2018
PAGINE > 64
IMMAGINI > 47
FORMATO > 15 x 21 cm
PREZZO > 24 euro
CODICE ISBN > 978-88-99390-28-0
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[NINO MIGLIORI]
[LUMEN
La Cappella dei Pianeti e dello Zodiaco nel Tempio Malatestiano]
[a cura di Roberto Maggiori]

Nino Migliori fotografa dal 2006 sculture e bassorilievi gotici e rinascimentali, testimonianze di storie lontane, eppure fruite quotidianamente nelle numerose città che ospitano i tanti capolavori presenti nel Bel Paese. Opere dal linguaggio sempre più sfuggente ai nostri giorni, pervasi da una connettività caleidoscopica e chiassosa, dalla produzione, così come dal consumo, immediati. I lavori su cui posa lo sguardo Migliori esprimono significati apparentemente lontani e spesso indigesti alla “cultura fast", si tratta infatti di opere senza cromie, dalla meditata realizzazione (e fruizione), immobili, che appaiono spesso agli occhi delle giovani generazioni noiosamente austere, nonostante la complessità e l’anticonformismo che ogni capolavoro naturalmente incarna. L’esperienza possibile oggi di fronte a questi monumenti è inoltre radicalmente diversa da quella esperita originariamente dopo il crepuscolo, date le pervasive condizioni di illuminazione con cui sono offerte al pubblico queste sculture.
In questo nuovo capitolo Migliori riprende l'affascinante simbologia misterico/esoterica dei bassorilievi di Agostino di Duccio, voluti da Sigismondo Malatesta per la Cappella dei Pianeti e dello Zodiaco realizzati nella Cattedrale di Rimini. Nino Migliori riscopre così un linguaggio muto attraverso modalità operative minimali: l’essenzialità di un’inquadratura frontale e la semplice luce di un paio di candele, un modo per riproporre le opere così come erano percepite dopo il tramonto dagli autori, e dalla cultura coeva che le ha generate, in primis quella Prisca Theologia o Philosophia Perennis a cui Sigismondo si era ispirato nel progettare il Tempio.

Copertina rigida in cartonato, testi di Roberto Maggiori, Moreno Neri e Massimo Pulini.

© EDITRICE QUINLAN

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[SCHEDA TECNICA]
ANNO DI PUBBLICAZIONE > 2017
PAGINE > 100
IMMAGINI > 42
FORMATO > 24,5x32,8 cm
PREZZO > 32 euro
CODICE ISBN > 978-88-99390-19-8
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