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ARCHIVIO STORICO

10/4/2011 - EDITORIA E FOTOGIORNALISMO
A Bologna un incontro pubblico per parlare delle problematiche riguardanti la fotografia nell'ambito della comunicazione e dell'informazione

Il dialogo che si terrà presso la Sala Conferenze del MAMbo giovedì 14 aprile 2011 alle ore 18.00 pone l’attenzione sul delicato rapporto tra editoria (quotidiani, riviste, libri, web) e immagine fotografica, nonché sulla trasformazione del ruolo del fotografo di cronaca e d’attualità. Esiste oggi una cultura fotografica nelle redazioni? Che ruolo ha la fotografia nel mondo della carta stampata? Quali i risvolti su internet?
Per provare a rispondere ai numerosi interrogativi e presentare il lavoro di professionisti del settore, molto spesso anonimi, la conversazione ospitata negli spazi del museo vedrà come protagonisti autori, giornalisti e critici.

Intervengono:
Michele Smargiassi (giornalista del quotidiano La Repubblica e esperto di fotografia)
Pier Francesco Frillici (critico e storico della fotografia)
Enrico Scuro (fotografo)
Gilberto Veronesi (Camera Chiara Edizioni)
Paolo Righi e Andrea Sammaritani (fotografi - agenzia Meridiana)
coordina: Luciano Nadalini (associazione UFO)

Giovedì 14 aprile
MAMbo
Via Don Minzoni, 14
Bologna



20/4/2011 - GLOBAL PHOTOGRAPHY
Dal 25 marzo a Bologna una collettiva di fotografi internazionali che indaga la nostra posizione nel mondo


foto Marcello Galvani

Dopo l’anteprima al Sifest 2010 e le successive tappe di Milano e di Roma, arriva a Bologna, nell’Area Expò delle nuove Officine Minganti "Global Photography", il progetto sulla fotografia contemporanea curato da Stefania Rössl e Massimo Sordi.
“La fotografia è strumento privilegiato d’indagine che consente di esplorare la dimensione dell’abitare e, più in generale, del vivere. Dall’attraversamento della dimensione fisica personale, propria del corpo individuale, e dello spazio domestico, il percorso proposto conduce gradualmente alla narrazione di luoghi collettivi intesi come declinazione naturale del concetto di comunità. Identificarsi e affermarsi nell’immediato presente o cercare fiduciosamente uno spazio nella complessità del mondo? Il progetto GLOBAL PHOTOGRAPHY, che raccoglie alcune tra le più interessanti esperienze di fotografi italiani ed internazionali maturate nel corso degli ultimi anni, rappresenta la sede privilegiata per esprimere l’eterogeneità del sistema di relazioni proprie del contemporaneo, indicative della nostra posizione nel mondo e della nostra capacità innata di insediarci”, scrivono i curatori.

La mostra raccoglie 18 autori:
Melania Comoretto (I) | Christine Fenzl (D) | Marcello Galvani (ITA) | Verena Hanschke-Floriana Gavriel (D) | Zoltán Jókay (D) | Mårten Lange (S) | Dana Lixenberg (NL) | Geoffroy Mathieu (F) | Rafal Milach-Andrzej Sidor (POL) | Muge (CHINA) | Karin Apollonia Müller (D) | Lydia Panas (USA) | Dorothée Smith (F) | Tomoyuki Sakaguchi (JAP) | Igor Starkov (RUS) | Amy Stein (USA) | Donald Weber (CAN) | Vanessa Winship (UK)

Accanto alla sezione fotografica Global Photography la mostra propone Global in video, una proiezione di filmati e di slideshows che, utilizzando il linguaggio del video, amplia l’esposizione suggerendo un ulteriore approfondimento dei temi illustrati.
L’inaugurazione sarà preceduta da una conferenza stampa di presentazione alle ore 18,00.

Dal 25 marzo al 30 aprile
Nuove Officine Minganti
Via della Liberazione, 15
BOLOGNA



5/3/2011 - FOTOGRAFIA E PAROLA
Bando del Premio fotografico Riccardo Prina

Fino al 30 aprile sarà possibile partecipare al concorso fortografico Premio Riccardo Prina, associato al noto Premio Chiara - il più importante premio letterario italo/svizzero, dedicato ai racconti.
La parola, simbolo connotante del Festival del Racconto, vuole aprirsi ad un rapporto simbiotico con l’immagine fotografica. La partecipazione è riservata a residenti in Italia e nella Svizzera Italiana, è rivolta a fotografi professionisti e non, di età compresa tra i 20 e 35 anni. La partecipazione al Premio Prina è gratuita e per iscriversi è necessario compilare l’apposita scheda di iscrizione allegata al bando di concorso.
In giuria, tra gli altri, anche Francesco Zanot e Sabrina Ragucci. Per informazioni: X



9/3/2011 - LA FOTOGRAFIA E IL NEOREALISMO IN ITALIA 1945-1965
Dal 12 marzo, a Roma una collettiva con autori che vanno da Luigi Crocenzi al “Gruppo Friulano per una Nuova Fotografia” fino a Mario Giacomelli



L'esposizione presenta un’ampia introduzione dedicata a Luigi Crocenzi, comprensiva dei fotoracconti originali realizzati per Il Politecnico (1946 - 1947), delle fotografie inedite del 1947 che ritraggono le borgate romane, nonché delle istantanee tratte da Conversazione in Sicilia (1950).
Segue la parte dedicata alla fotografia italiana degli anni ’50 (il Gruppo Misa di Senigallia voluto da Giuseppe Cavalli con gli autori Piergiorgio Branzi, Giuseppe Moder, Alfredo Camisa, Vincenzo Balocchi, Alessandro Novaro, Paolo Bocci) e le immagini degli autori appartenuti al Centro per la Cultura nella Fotografia (CCF) di Fermo fondato da Crocenzi: Antonio Maccaferri, Giovanni Massara, Dino Bruzzone, Alfonso Modenesi, Giuseppe Alario, Romano Folicaldi, e inoltre Gabriele De Cinque, Frank Franzi, James Altimani, Toni Nicolini, quindi l’ampia serie dedicata al Gruppo Friulano per una Nuova Fotografia di Spilimbergo (Gianni e Giuliano Borghesan, Aldo Beltrame, Italo Zannier, Carlo Bevilacqua, Fulvio Roiter, Toni Del Tin, Giuseppe Bruno e quindi Gianni Berengo Gardin, Nino Migliori, Luciano Ferri) per concludere il racconto visivo con Mario Giacomelli, il cui nuovo linguaggio mostrava una riflessione sull’opera di Burri e e suggestioni dalla grande poesia contemporanea italiana.
Infine, un nucleo di ritratti: di John Phillips i fratelli Visconti e Antonioni (sono presentate anche alcune fotografie realizzate dallo stesso regista italiano sul set di Blow Up). E ancora: Lanfranco Colombo, il Premio Nobel per la letteratura Eugenio Montale insieme a Luigi Crocenzi, mentre lo stesso Crocenzi a sua volta fece il ritratto di Elio Vittorini. Paolo Gasparini ritrasse invece Paul Strand e Giuliano Borghesan fotografò il Gruppo Friulano per una Nuova Fotografia con alcuni amici.
La mostra, a cura di Walter Liva, propone 130 vintages provenienti dall’archivio del CRAF e dopo Roma, sarà ospitata a San Vito al Tagliamento per il pubblico friulano per poi trasferirsi a San Pietroburgo quindi a Niznyi Novgorod

Dal 12 marzo al 25 aprile
Museo di Roma in Trastevere
piazza S. Egidio, 1 b
Roma



12/3/2010 - SPERIMENTAZIONE E LINGUAGGI
Dal 16 marzo, a Milano, si inaugura una mostra con fotografie inedite di Nino Migliori



Nonsenso (2011), lavoro realizzato recentemente da Nino Migliori e ora presentato da AR.RI.VI (Archivi Ricerca Visiva), è un'opera che si rivolge ad alcune delle poetiche che investivano la ricerca degli anni Sessanta/Settanta, e allo stesso tempo rende omaggio a Duchamp, al ribaltamento del significato di opera che la sua produzione ha provocato nell'ambito delle arti visive.
Le immagini che costituiscono questo lavoro sono ingrandimenti di 6polapressures che rappresentano foglie di un banano rinsecchito. La tecnica della polapressure, ideata da Migliori nei primi anni Ottanta, serve a rendere ancora più informale la raffigurazione di una materia che ha già smarrito il suo aspetto originale, quindi lontana da una proposizione realistica della realtà. Migliori invita il « fruitore» alla ricerca di un senso possibile all'interno delle migliaia di opportunità che la combinazione offre, proiettando così il lavoro in un perenne divenire. In questo modo viene portato all'estremo il concetto di opera aperta e della pluralità di interpretazioni che un testo, in questo caso iconico, può offrire rinnovandosi continuamente. Ma ci vuole anche far riflettere sul fatto che 'vedere' è un atto creativo che ognuno può effettivamente agire per procedere in un percorso simile a quello dell'autore durante la fase di invenzione. Chi vorrà potrà quindi mescolare i pannelli proponendo equilibri e forme personali che, invadendo lo spazio della stanza, proporranno la propria ambiguità interpretativa.
Osserva Migliori: «Il consenso trasforma il senza senso in un nonsense-con senso».

Dal 16 marzo al 30 aprile
Archivio Ricerca Visiva
Associazione culturale
Via Botticelli 8a
MILANO



1/3/2011 - WHERE IS MY PLACE?
Fotografie e video dalla collezione Fondazione Cassa di Risparmio di Modena in mostra a Venezia alla Fondazione Bevilacqua La Masa. Tema il concetto di identità nazionale e la moderna idea di nazione



In un percorso di oltre 50 opere, la mostra si confronta con le diverse questioni connesse con l’identità nazionale, con le evidenti contraddizioni e con possibili prospettive. La domanda contenuta nel titolo - dov'è la mia casa? qual è la mia patria e il luogo dove mi riconosco? - rimanda ai sentimenti che legano un individuo al proprio territorio e alla collettività di appartenenza. Se l'attualità del concetto di nazione sembra soffrire di un'inevitabile rimessa in discussione, le sue criticità appaiono evidenti in molti lavori dei 18 artisti in mostra che, spesso a partire dal confronto con il contesto di provenienza, rimandano a un quadro non certo rassicurante.

Artisti in mostra: Ai Weiwei (Cina), Marika Asatiani (Georgia), Maja Bajević (Bosnia), Yael Bartana (Israele), Alexandra Croitoru (Romania), Andreas Fogarasi (Austria/Ungheria), David Goldblatt (Sudafrica), Swetlana Heger (Repubblica Ceca), Anastasia Khoroshilova (Russia), Daido Moriyama (Giappone), Aleksander Petlura (Ucraina), Renata Poljak (Croazia), Wael Shawky (Egitto), Ahlam Shibli (Palestina), Jinoos Taghizadeh (Iran), Guy Tillim (Sudafrica), Wong Hoy Cheong (Malesia), Yang Fudong (Cina).

dal 4 marzo al 1 maggio
Fondazione Bevilacqua La Masa
Galleria di Piazza San Marco 71/c,
Venezia



12/3/2011 - A CHE PUNTO SIAMO?
Dal 18 al 20 marzo a Milano un convegno farà il punto sulla situazione della fotografia in Italia

La Fondazione Forma per la Fotografia lancia questo primo convegno per dibattere insieme la situazione e per discutere quali siano le modalità migliori per rendere l’attività intorno alla fotografia più organizzata e interessante e per tener conto delle varie voci che la compongono e la utilizzano (ad esempio i media), che la discutono (anche sui blog), la situazione nel mercato dell’arte, la formazione e tutto quello che si muove intorno alla fotografia.
Questo convegno, che consideriamo il primo di una serie, sarà una sorta di Stati Generali sulla Fotografia, ed è organizzato dalla Fondazione Forma con la speciale collaborazione della Fondazione di Venezia e con l’amichevole partecipazione del Grin (Gruppo Redattori Iconografici nazionale) e di Giovanna Calvenzi, Cesare Colombo e Roberta Valtorta, che hanno contribuito in modo essenziale alla elaborazione del programma.

Venerdì 18 Marzo
ore 15.00
Introduzione di benvenuto
Roberto Koch, Presidente della Fondazione Forma

Ore 15.15
Comunicare la fotografia
Marco Belpoliti (critico e scrittore)
Gianluigi Colin (Art director Corriere della Sera)
Laura Leonelli (Sole 24 ore)
Amedeo Ricucci (RAI TV)
Marino Sinibaldi (Direttore Radio Tre)
*Michele Smargiassi (blog e La Repubblica)
Raffaele Vertaldi (photo editor IL)
Orith Youdovich (direttore Punto di Svista)

ore 17.00
Formazione e fotografia
Enrico Bossan (Fabrica Treviso)
Mara Campana (Bauer)
Paola Di Bello (Accademia di Brera)
Martino Marangoni (Scuola Marangoni Firenze)
Claudio Marra (Docente Bologna)
Carmelo Nicosia (Direttore Accademia di Catania)
Francesco Zanot (Forma-Naba)

ore 19.00
presentazione del progetto TRE OCI a Venezia – FONDAZIONE DI VENEZIA
Fabio Achilli, Direttore generale

ore 19.30
Cocktail di benvenuto

ore 20.30
evento speciale
Proiezione del filmato “Tra due fuochi” di Cesare Colombo

Sabato 19 Marzo
ore 10.00
Istituzioni e fotografia
Fabio Achilli (Fondazione di Venezia)
Massimiliano Finazzer Flory (Assessore alla cultura - Comune di Milano)
Carlo Fuortes (Amministratore Delegato Fondazione Auditorium Roma)
Roberto Koch (Presidente Fondazione Forma)
Francesca Lazzarini ( Fondazione Fotografia di Modena)
Roberta Valtorta (Museo di Fotografia Contemporanea)

ore 11.30
Editoria e Fotografia
Mario Calabresi (direttore de La Stampa)
*Giovanna Calvenzi (photo editor Sportweek)
Giuseppe Di Piazza (direttore di Sette)
Renata Ferri (photo editor Io Donna)
Luca Sofri (direttore de Il Post)

ore 15.00
Festival ed eventi
Elio Grazioli (Direttore Artistico di Fotografia Europea di Reggio Emilia)
Cosmo Laera (Direttore Artistico di Corigliano Calabro Fotografia)
Alessandra Mauro (direttrice artistica di Forma)
Fulvio Merlak (Presidente FIAF)
Enrico Stefanelli ( Photo digital Fest Lucca)

ore 17.00
Arte e mercato
Marco Antonetto (collezionista)
Denis Curti (autore del libro Collezionare Fotografia e VicePresidente Forma)
Laura Garbarino (Phillips de Pury)
Massimo Minini (galleria Minini)
Alessia Paladini (galleria Forma)

ore 20.00
evento speciale
FACCIA A FACCIA:
Michele Smargiassi dialoga con Ferdinando Scianna

Domenica 20 Marzo
ore 10.30
La Retefotografia per la conservazione della fotografia
Gabriella Guerci (Museo di Cinisello - coordinatrice)
Renata Meazza (Cultura Regione Lombardia)
Silvia Paoli (archivio Civico di Milano)

ore 11.30
Fotografi: la parola ai protagonisti
Gabriele Basilico
Antonio Biasiucci
Luigi Gariglio
Andrea Micheli
Rocco Rorandelli
Toni Thorimbert

ore 13
Saluto finale

A CHE PUNTO SIAMO?
Fondazione FORMA per la Fotografia
Piazza Tito Lucrezio Caro, 1
Milano



6/3/2011 - LA CITTA' ABITATA
Venerdì 11 marzo si svolgerà a Rimini, una serata dedicata agli spazi urbani contemporanei e alla loro rappresentazione

Per informazioni: X



1/3/2011 - MEMORIA VARIABILE
A Milano, fino al 10 aprile, un'ampia collettiva incentrata su autori che hanno usato il video e la fotografia



Le opere presenti in questa esposizione, a cura di Gigliola Foschi e Carla Pellegrini, testimoniano come l’attenzione dell’arte recente per il tempo e la memoria sia un fenomeno sempre più significativo e diffuso a livello internazionale. Al contempo evidenziano come la produzione artistica delle ultime generazioni, in cui è centrale il recupero di documenti d’archivio, trovi le proprie premesse nelle opere di alcuni autori che anagraficamente potrebbero esserne i padri, se non – in qualche caso - addirittura i nonni.
Al di là di ogni differenza concettuale, stilistica e cronologica, le opere degli artisti in mostra nascono tutte dall’incontro o dalla ricerca di vecchie fotografie trovate nelle bancarelle dei rigattieri o negli album di famiglia, dal recupero di antichi suoni, di film amatoriali o d’autore. Come collezionisti, questi autori hanno lavorato su materiali pre-esistenti e carichi di memoria, ma non si sono limitati solo a riportare alla luce tracce del passato o della storia. Ciò che preme loro non è tanto riproporre il passato tout court, ma sottrarre tali immagini dall’amnesia collettiva in cui cadono nella società mediatica occidentale, per restituirgli una voce che giunga fino a noi. Per questo in ogni loro opera è presente uno scarto, una differenza, un intervento, capaci di riattivare il passato, di aprirla all’immaginazione, a nuove narrazioni a volte sottilmente ironiche, a volte poetiche o analitiche, giocose o spiazzanti, critiche o interrogative.
Paradossalmente anacronistiche e inattuali, tali opere partono da tracce del passato per far incontrare il “già avvenuto” con l’ ”adesso”. Producono esperienze aperte che turbano la nostra percezione in un gioco incessante che stimola l’osservatore a entrare nell’intimità delle opere e a creare nuove narrazioni, immerse in un tempo complesso, né attuale, né davvero inattuale. Queste opere insomma, pur nella loro ricca diversità progettuale e poetica, s’impegnano a “riunire il prima, il durante e il dopo”, come auspicava Marcel Duchamp.

La mostra presenta lavori video, fotografie e installazioni dei seguenti autori:
Vincenzo Agnetti, Gianfranco Baruchello, Maggie Cardelús (Spagna/Stati Uniti), Martina Della Valle, Rä di Martino, Laurent Fiévet (Francia), Meri Gorni, Paolo Inverni, Vladimir Kupriyanov (Russia), Lena Liv, Fabio Mauri, Marcelo Moscheta (Brasile), Davide Mosconi, Daniel Pitín (Repubblica Ceca), Catherine Poncin (Francia), Kurt Ralske (Stati Uniti) Moira Ricci, Sylvie Romieu (Francia), Eric Rondepierre (Francia), Indre Serpytyte (Lituania), Mirko Smerdel, Aldo Tagliaferro, Dubravka Vidovic (Croazia), Ciro Vitale, Roger Welch (Stati Uniti).

Galleria Milano
Via Manin, 13 – Via Turati, 14
Milano
dal 4 marzo al 10 aprile
da martedì a sabato dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 20



2/3/2011 - LO SGUARDO PERSISTENTE
A Torino fino al 3 aprile una selezione fotografica dalla collezione della GAM

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La Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea presenta fotografie dalle collezioni GAM. Il percorso fotografico mostra i lavori di alcuni importanti fotografi nazionali, quali Riccardo Moncalvo, Mimmo Jodice, Nino Migliori, Ugo Mulas e Gabriele Basilico, accanto ad artisti che hanno integrato la fotografia all'interno della loro poetica, come Elisa Sighicelli, Luigi Ontani, Rä di Martino o la serie di Giuseppe Penone.
Le opere in mostra sono scelte per la loro tendenza a rifiutare il ruolo della fotografia come cronaca e reportage. La poeticità dell'istante irripetibile lascia spazio alla meditazione attenta e accurata, ad una visione studiata, a un metodo talvolta analitico. È un rifiuto che mette in secondo piano la capacità di “testimonianza” della fotografia tradizionalmente vista come il suo grande punto di forza rispetto alle altre arti, per sottolinearne invece le intrinseche possibilità formali.

Fino al 3 aprile
martedì-domenica 10-18
chiuso lunedì
Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
Via Magenta 31
Torino



16/2/2011 - BAMBINI D'ALTRI TEMPI
Il Museo di Fotografia Contemporanea partecipa alla 2° edizione di MEMORANDUM il Festival della Fotografia Storica a Torino fino al 27 marzo

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Questa mostra parla di bambini. Si tratta inoltre di “bambini d’altri tempi”, poiché le fotografie qui presentate, selezionate dalle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea, datano dalla fine degli anni Quaranta ai primi anni Ottanta del Novecento: dunque mostrano figure di bambini che poco o nulla hanno a che vedere con i bambini d’oggi, e dunque ancora più “attraenti”, anche emozionanti, forse commoventi, poiché perse in un tempo lontano, certamente legate a contesti sociali, economici, estetici molto diversi da quelli della nostra contemporaneità.
Fotografie di Gabriele Basilico, Maurizio Berlincioni, Carlo Bevilacqua, Mario Cattaneo, Mario Dondero, Guido Guidi, Mimmo Jodice, Enzo Nocera, Tino Petrelli, Francesco Radino, a cura di Roberta Valtorta e Arianna Bianchi.

19 febbraio - 27 marzo
Ingresso: intero € 5,00 - ridotto € 2,50
aperto tutti i giorni dalle 10 alle 19
chiuso il martedì
MEMORANDUM – Festival della Fotografia Storica
Museo Regionale di Scienze Naturali
Via Giolitti 36
Torino



24/2/2011 - TROPPO!
A Cupra Marittima (AP) inaugura il secondo appuntamento del ciclo "Natura Cultura" con gli artisti Daniele Duranti, Carla Mattii, Sabrina Muzi, Giorgio Pignotti e Giovanni Termini

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Domenica 27 febbraio alle 18.00 la Galleria Marconi presenta il secondo appuntamento di Naturacultura, un percorso in tre collettive che si pone l'intento di osservare il controverso e affascinante legame tra arte, uomo e natura.
Gli spazi della Galleria per questo appuntamento, a cura di Cristina Petrelli, ospiteranno le opere di Daniele Duranti, Carla Mattii, Sabrina Muzi, Giorgio Pignotti e Giovanni Termini.
Quarto appuntamento della rassegna Troppo! La Galleria Marconi esagera!, Naturacultura è un invito a riflettere sul futuro della nostra specie, del nostro mondo e del nostro stile di vita. L'arte osserva la contemporaneità e dà voce e forma a speranze, paure, inquietudini e sogni. Lo sguardo di Naturacultura a tratti è limpido e a tratti onirico, non esiste un percorso unico né una verità assoluta, bensì mille percorsi possibili per ricreare un rapporto di rispetto e un domani sul nostro pianeta, che è anche l'unico che abbiamo a disposizione.
Una nuova rassegna per il sedicesimo anno di attività, in una Galleria Marconi rinnovata nella forma ma fortemente radicata nella sostanza del proprio percorso di ricerca, già questo sembrerebbe Troppo. Ma non ci può bastare. La speranza è lavorare ancora con la coerenza, la testardaggine e la voglia di crescere, restando sempre al passo con i tempi, cogliendo idee e mutamenti della nostra epoca, e anche questo sembrerebbe Troppo. Non c’è arroganza, né immodestia, ma la rassegna 2010 2011 si intitola proprio Troppo! La Galleria Marconi esagera!, perché in un mondo dove la crisi è presente e tocca purtroppo la vita di milioni di persone, dove tutti noi siamo sottoposti a tagli e a restrizioni dei diritti fondamentali, abbiamo avvertito il desiderio di debordare, non solo fisicamente.

dal 27 febbraio al 27 marzo
lunedì-sabato dalle 16 alle 20
Galleria Marconi
C.so Vittorio Emanuele, 70
Cupra Marittima (AP)



15/2/2010 - SEE YOU, SEE ME
A Firenze, dal 17 febbraio, una collettiva sulla fotografia africana post coloniale



21/2/2010 - CORRISPONDENZE ELETTIVE
Fino al 20 marzo a Roma una mostra svela l'opera di Paul Strand e Walter Rosenblum



In anteprima europea, inaugura presso il Museo di Roma in Trastevere, la mostra Paul Strand e Walter Rosenblum Corrispondenze elettive. L’esposizione, a cura di Enrica Viganò, abbraccia la storia della profonda amicizia tra Paul Strand e Walter Rosenblum, rispettivamente maestro e allievo, due degli sguardi fotografici più importanti nella storia della fotografia del XX secolo. Walter Rosenblum aveva solo 17 anni quando incontrò Paul Strand nella famosa Associazione americana Photo League e i due, dagli anni ’50 in poi, decisero di seguire insieme un tratto del proprio cammino, che si intensificò quando Strand si trasferì in Francia nel 1950 e iniziò la lunga e famosa corrispondenza protratta per i successivi 25 anni.
Scriveva Rosenblum a Paul Strand il 13 settembre 1950: «Non hai idea di come sia fresca l’aria che il tuo lavoro in Europa ci porta fin qui. Gran parte del progresso umano è dovuto proprio a gente creativa come te». Esistono più di cento lettere originali autografe, di cui alcune in mostra, in grado di testimoniare l’amicizia di questi due fotografi del XX secolo. L’esposizione include una parte di immagini fotografiche di entrambi gli artisti e numerosi documenti come lettere, libri e una brochure con un saggio di Strand scritto per la mostra di Rosenblum al Brooklyn Museum. In mostra, si potranno inoltre osservare, per la prima volta, una selezione di fotografie vintage inedite, compresa l’ultima fotografia scattata da Paul Strand con la collaborazione di Rosenblum. Negli ultimi anni della sua vita, infatti, Paul Strand divenne praticamente cieco e così, dirigendo la mano e l’occhio di Walter Rosenblum, costruì la fotografia e la scattò.

Fino al 20 marzo
Museo di Roma in Trastevere
piazza S. Egidio, 1 b - Roma



1/2/2010 - CONVERSAZIONI
Al Castello Sforzesco di Milano 4 incontri pubblici per parlare di fotofrafia

A cura di Silvia Paoli e Giorgio Zanchetti, nel mese di febbraio si succederanno quattro storie di fotografia attraverso una serie di conversazioni in cui fotografi e curatori discuteranno con il pubblico alcuni aspetti del loro percorso di lavoro e di ricerca.
Tutti gli incontri si terranno alle 17,30 presso la Sala Consultazione del Civico Archivio Fotografico, Castello Sforzesco, Milano.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

3 febbraio Ferdinando Scianna

10 febbraio Paola Di Bello

17 febbraio Alessandra Spranzi

24 febbraio Mario Dondero



25/1/2011 - BUIO
A Bologna il terzo appuntamento di una trilogia che vede coinvolti diversi fotografi



OMBRAPENOMBRABUIO è una trilogia sulla possibilità dello sguardo di farsi promotore di metafore e significazioni, è una rassegna che ruota intorno ad una serie di "equivoci" del medium fotografico che fisicizzano una serie di narrazioni sulla possibilità di "vedere" non solo una serie di immagini ma la costituzione di un universo di rimandi.
Fino al 25 febbraio è la volta di BUIO, collettiva a cura di Matteo Bergamini, che vede coinvolti gli artisti Azt, Paola Mattioli, Sabrina Muzi e Marco Paganini.

Studio Art 74
Via Massenzio Masia 12 C/D
Bologna
Ingresso libero, solo su appuntamento
tel. 051 306512



20/1/2011 - DELLA STESSA MATERIA DEI SOGNI
A Torino una personale di Simone Martinetto



Martinetto pone l'attenzione sui sogni esplorandone il significato filosofico ed emotivo. Nasce così il lavoro “Della stessa materia dei sogni”. Come sottolinea Claudio Marra nel suo testo critico: “Alla frenesia dello scatto e al surplus delle immagini, Martinetto preferisce opporre un andamento lento e misurato, fatto di scavo e di meditato approfondimento concettuale più che di una pura espansione orizzontale”. Il lavoro è stato come una sfida per l’artista: evocare i sogni usando la fotografia, strumento che a prima vista può sembrare troppo realistico per trattare qualcosa di intangibile. A ben guardare, però, la fotografia si può rivelare uno straordinario strumento per realizzare immagini fantastiche e immaginarie. Alle immagini si aggiungono poi i suoni e i timbri delle voci dei soggetti ripresi. “E le fotografie possono, talvolta casualmente, raggiungere quel punto fragile e magico dove il passato e il futuro si incontrano, si salutano e si mescolano fino a diventare della stessa materia dei sogni”.

Fino al 5 marzo
Claudio Bottello Contemporary
via Bogino 17H
Torino



1/1/2011 - PREMIO PAOLO COSTANTINI
Prorogata la scadenza della IV edizione del premio Paolo Costantini: per partecipare c'è tempo fino al 28 febbraio 2011



Il concorso è riservato alla saggistica sulla fotografia ed è bandito con cadenza biennale dal Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo. Intitolato a Paolo Costantini, storico e critico della fotografia, consiste nella pubblicazione integrale del lavoro del vincitore in un volume della collana Quaderni di Villa Ghirlanda.
La partecipazione è riservata a saggi inediti di taglio storico/critico sulla fotografia contemporanea, riguardanti quindi il periodo storico dal secondo dopoguerra ad oggi. La finalità del premio è di promuovere la riflessione teorica e la ricerca storica e storiografica sulla fotografia e di favorire la circolazione di idee e di saperi necessari al dibattito contemporaneo e alla crescita della cultura fotografica e più in generale artistica in Italia.
Il premio Paolo Costantini ha già prodotto la pubblicazione di due volumi: "La caverna chiara. Fotografia e campo immaginario ai tempi della tecnologia digitale" di Sergio Giusti, Lupetti editori di comunicazione, 2004 - vincitore della prima edizione e "La concerned photography in Italia. Fotografia e impegno civile" di Patrizia Regorda, Silvana Editoriale, 2010 - vincitore della terza edizione. Nella seconda edizione la giuria ha deciso di non assegnare il premio.



23/1/2011 - 8 e 1/2
Fino al 6 febbraio, a Firenze 13 artisti contemporanei occupano la Stazione Leopolda



La Fondazione Nicola Trussardi presenta 8½, una mostra a cura di Massimiliano Gioni che apre i festeggiamenti per i cento anni della Maison Trussardi. Prima grande mostra collettiva organizzata dalla Fondazione, 8½ riunisce negli spazi monumentali della Stazione Leopolda di Firenze le opere dei tredici artisti internazionali a cui dal 2003 a oggi, la Fondazione ha dedicato mostre personali e progetti d’arte pubblica.
Per la prima volta insieme le opere di Darren Almond, Pawel Althamer, John Bock, Maurizio Cattelan, Martin Creed, Tacita Dean, Michael Elmgreen & Ingar Dragset, Urs Fischer, Peter Fischli e David Weiss, Paul McCarthy, Paola Pivi, Anri Sala e Tino Sehgal, artisti che nell’ultimo decennio si sono imposti come alcune delle voci più interessanti e significative del panorama internazionale. La mostra inoltre presenta in anteprima in Italia una nuova opera di Maurizio Cattelan.
Come evocato dal titolo, preso in prestito dal leggendario film di Federico Fellini, 8½ è un racconto per immagini, un susseguirsi continuo di flash back e di suggestioni. Le opere dei tredici artisti coinvolti si snodano all’interno delle maestose navate ottocentesche della Stazione Leopolda come un carosello fatto di sogni e ossessioni, di desideri e fantasie, che toccano tanto la sfera più intima e personale quanto la dimensione sociale e collettiva. 8½ cuce insieme scene di vita vissuta e stati di allucinazione permanente.
Con 8½ la Fondazione Nicola Trussardi per la prima volta organizza una grande mostra al di fuori di Milano, proprio territorio d’elezione, e approda felicemente nella città di Firenze, da sempre intimamente legata all’arte e alla cultura. Proseguendo in questo modo nella sua attività di divulgazione e promozione dei linguaggi del contemporaneo.

Fino al 6 febbraio
Stazione Leopolda
via Fratelli Rosselli, 5
Firenze



1/1/2011 - AROUNDPHOTOGRAPHY.IT NELLA RASSEGNA STAMPA DI RAI RADIO 3
'Pagina 3', il noto programma radiofonico di approfondimento delle pagine culturalIi, parla della nostra nuova rubrica 'Fotografia come terapia'



La settimana scorsa siamo finiti su 'Pagina 3', il programma di Rai Radio 3 che si occupa della rassegna stampa delle migliori proposte culturali uscite sulla carta stampata e on line. Si è parlato dell'articolo "Fotografia come terapia", di Fabio Piccini, pubblicato recentemente sul nostro sito.
Chi desiderasse ascoltare l'audio può trovare qui la versione scaricabile in RealPlayer, la parte che ci riguarda inizia dal minuto 26.12.
Buona lettura o buon ascolto e a presto con la seconda parte di questa nuova rubrica che pubblicheremo nella home page prima delle vacanze di natale.



28/1/2011 - ARTE-MONDO
Il 2 febbraio, alle 17,30, si terrà a Bologna un incontro pubblico con Emanuela De Cecco per discutere dei mutamenti epocali che nell'ultimo decennio hanno investito l'arte contemporanea



25/11/2010 - BREAKING NEWS
La scena artistica contemporanea di Medio Oriente e Africa, esplorata attraverso le fotografie e i video di 21 artisti provenienti da 12 Paes. A Modena fino al 13 marzo



Dominata per oltre un secolo dalle visioni prodotte dal colonialismo, l'Africa esprime oggi una molteplicità di voci creative capaci di indagare tanto i retaggi del passato quanto la complessità contemporanea, locale e globale. Se il ritratto, genere ampiamente praticato nel continente, è stato storicamente un mezzo per rivendicare un'identità autonoma, le immagini di Apagya e Fosso sembrano inserire la realtà africana nell'insieme del mondo globalizzato per giocare o mettere criticamente in discussione tutti gli stereotipi, mentre le opere video di Leye, muovendo da un'elaborazione delle teorie della Negritudine, ridicolizzano con ironia i preconcetti occidentali sull'Africa.
Le fotografie di un nutrito gruppo di autori sudafricani - dagli scatti degli anni cinquanta di Gosani, a quelli degli anni ottanta di Nunn, fino alle ricerche attuali di Goldblatt, Bieber, Subotzky, Naudè e Hugo, - delineano la parabola storica di un Paese che, uscito dall'apartheid con il sogno della Rainbow Nation di Nelson Mandela, si trova oggi ad affrontare nuovi problemi, tra i quali una fortissima disgregazione sociale e nuove forme di classismo.
Anche il Medio Oriente presenta una vivace scena artistica, capace di esprimere la complessità politica sociale e religiosa della realtà contemporanea, persino in contesti in cui la libertà d'espressione o il diritto all'esistenza stessa sono messi a dura prova. Il conflitto arabo-israeliano si impone quale oggetto di indagine nelle ricerche di diversi artisti che con linguaggi e approcci differenti ne indagano le implicazioni umane, sociali e simboliche: tra loro la videoartista israeliana Bartana, i palestinesi Shibli e Batniji, il libanese Zaatari, l'egiziano Shawky.
Le rapide mutazioni vissute da alcuni dei paesi arabi e mediorientali negli ultimi decenni emergono dalle opere di artisti quali il siriano Sarkissian, le cui fotografie sono visioni, a cavallo tra il poetico e il documentario, dell'Armenia, il suo paese d'origine; o Barrada, che sembra guardare il Marocco attraverso "buchi" aperti sulla memoria fotografica, e ancora Taghizadeh che, con i suoi collages, riporta all'attualità dell'Iran e delle sue contraddizioni illibertarie. Il dilagare del fondamentalismo religioso, che da anni investe trasversalmente diversi paesi dell'area, è al centro infine della riflessione di Fatmi, il cui video sembra contrapporre all'attuale modello sociale e politico basato sulla violenza, il potere universale della cultura.
In un percorso di 115 opere, tra video, film, installazioni e fotografie che rimandano alla ricchezza di culture millenarie, 'Breaking News' offre uno sguardo approfondito sulle criticità che, a partire da quest'area geografica, attraversano il mondo contemporaneo.

Artisti in mostra: Philip Kwame Apagya (Ghana), Yto Barrada (Francia/Marocco), Yael Bartana (Israele), Taysir Batniji (Palestina), Jodi Bieber (Sudafrica), Mounir Fatmi (Marocco), Samuel Fosso (Camerun), David Goldblatt (Sudafrica), Bob Gosani (Sudafrica), Pieter Hugo (Sudafrica), Goddy Leye (Camerun), Daniel Naudé (Sudafrica), Cedric Nunn (Sudafrica), George Osodi (Nigeria), Hrair Sarkissian (Siria/Armenia), Wael Shawki (Egitto), Ahlam Shibli (Palestina), Mikhael Subotzky (Sudafrica), Jinoos Taghizadeh (Iran), Guy Tillim (Sudafrica), Akram Zaatari (Libano).

Breaking News
a cura di Filippo Maggia
dal 28 novembre al 13 marzo
dal martedì alla domenica, orario 11 - 19
Ingresso gratuito
Inaugurazione sabato 27 novembre ore 18.30
Ex Ospedale Sant'Agostino
Largo Porta Sant'Agostino, 228 Modena



26/1/2011 - I PORTATORI DEL TEMPO
Domenica 30 gennaio al MAMbo di Bologna sarà allestita una tavola rotonda con nomi eccellenti per discutere delle diverse forme delle arti contemporanee



I PORTATORI DEL TEMPO - IL TEMPO COMICO
Parteciperanno all'incontro pubblico il noto critico Achille Bonito Oliva, il filosofo Stefano Bonaga, il docente di Storia della fotografia dell'Università di Bologna Claudio Marra e il direttore del MAMbo Gianfranco Maraniello.

Domenica 30 gennaio ore 12,00
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
via Don Minzoni 14 - Bologna



15/12/2010 - TRASPORTO
Alla galleria Artericambi di Verona fino al 5 febbraio è in mostra una nuova installazione video fotografica di Fabio Sandri



A cura di Elio Grazioli, un nuovo appuntamento con il lavoro di Fabio Sandri alla galleria Artericambi. Per l'occasione l'artista propone l’installazione di tre sue opere recenti intitolate "Garage", "Ingombrocavo 1", "Ingombrocavo 2". Si tratta di sculture-dispositivi video-fotografici che, basati sulla registrazione in diretta attraverso la carta fotografica emulsionata prima tenuta al vivo, producono immagini dirette del luogo e del pubblico. Queste immagini prendono a loro volta il titolo di "Trasporto", che indica prima di tutto la condizione del portare l’immagine nel corso del tempo, ma anche il sostenerla dall’interno, e infine uno sguardo dentro lo spessore stesso della durata, dove l'immagine si deposita, si stratifica e si ricostituisce sempre di nuovo.
L’opera di Fabio Sandri si caratterizza da tempo per una concezione plastica che impiega lo spazio e la fotografia nella sua essenza di impronta a contatto diretto in divenire temporale. Negli ultimi anni ha prodotto cicli di fotogrammi in scala 1:1 di stanze d’abitazione (Stanze, 2004-2008). In altri lavori si sommano invece le impronte di proiezioni di film su carta fotosensibile in processo aperto di continua impressione a quelle della situazione ambientale, come in Incarnato (2005), Costruzione (2007), Panoramica (2008).

Sabato 18 dicembre avrà inizio il dispositivo della mostra che rimarrà in funzione fino al 5 febbraio
Sabato 22 gennaio si terrà un incontro con Elio Grazioli, curatore della mostra

Artericambi
via A. Cesari 10
Verona

A proposito del lavoro di Fabio Sandri, segnaliamo l'interessante approfondimento pubblicato sul n. 11 della rivista "Around Photography", uscito nel marzo 2007 e ancora disponibile come arretrato.



15/12/2010 - FOR INSTANCE
Fino al 21 gennaio, a Firenze una collettiva sul tema dello spazio urbano, tra esperienza e percezione



15/12/2010 - COMMUNITY
A Catanzaro va in scena fino al 27 marzo la ritualità collettiva prima e dopo il web



La mostra, a cura di Alberto Fiz e Luca Panaro, coinvolge 14 tra gruppi e artisti di generazioni differenti quali Alterazioni Video, Marina Ballo Charmet, Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Vanessa Beecroft, Cristian Chironi, Mario Cresci, Paola Di Bello, Flatform, Nino Migliori, Adrian Paci, Franco Vaccari, Naomi Vona, Carlo Zanni. Un confronto tra grandi maestri e giovani rappresentanti dei new media che consente di riflettere sul concetto di comunità dagli anni cinquanta a oggi, attraverso opere fotografiche, video, progetti web e installazioni interattive. Non mancherà nemmeno un’installazione mobile del gruppo Flatform che durante i giorni che precedono la mostra registrerà le reazioni delle persone nelle strade della città di Catanzaro.

MARCA, via Alessandro Turco, 63
Catanzaro
dal 19 dicembre al 27 marzo
Orario:
da martedì a domenica 9,30-13; 16-20,30
chiuso lunedì
Ingresso: 3 euroPer informazioni: X



23/12/2010 - BUONE FESTE!
La redazione chiude per il periodo natalizio, ci rivediamo ad anno nuovo



Per l'esattezza saremo chiusi dal 23 dicembre al 12 gennaio.



1/12/2010 - VINTAGES 1972-1993
Fino al 23 gennaio, a Roma una mostra della fotografa Letizia Battaglia e un incontro pubblico previsto per il giorno della vernice



Letizia Battaglia è ancora oggi identificata soprattutto come fotografa di mafia. Ma anche nella stagione che più l’ha vista impegnata a documentare l’inferno quotidiano per le vie di Palermo, il suo sguardo ha voluto e saputo volgersi in altre direzioni, per mettere a fuoco la trama diffusa di "una disperata vitalità". L’evocazione di Pasolini non è casuale. Non solo perché il poemetto "Una disperata vitalità" propone un ritratto profetico dell’artista testimone del suo tempo, che sceglie di insediarsi ai margini del mondo contemporaneo, ma perché lo stesso Pasolini è il protagonista di una delle immagini che Letizia Battaglia ha voluto esporre in questa occasione.
La mostra romana, negli spazi di s.t. foto libreria galleria, a cura di Mariachiara Di Trapani, propone una selezione di fotografie vintage provenienti dall’archivio personale di Letizia Battaglia: una trentina di immagini che ripercorrono il suo percorso creativo nell’arco di un ventennio, dal 1972 al 1993, privilegiando i lavori meno direttamente implicati con le cronache della violenza criminale. In alcuni casi, lo scenario umano e sociale appare contiguo a quello degli scatti dedicati alle vicende più sanguinose della Palermo di quegli anni. Letizia Battaglia non può fare a meno di cogliere le tracce di solitudine, miseria, sgomento, disseminate nei suoi itinerari cittadini. Ma in questa stessa realtà, nel vissuto degli attori più marginali della Cronaca e della Storia, l’occhio della fotografa mette a fuoco anche altro: un repertorio di mimica e gestualità in cui sembrano fatalmente congiungersi verità e bellezza. Questa ricerca sulla bellezza in quanto dono o esercizio capace di sottrarci, se pur provvisoriamente, al silenzio e alla morte, ha condotto Letizia Battaglia anche verso territori meno familiari: dalla Russia agli Stati Uniti, dalla Turchia allo Zaire, ed è soprattutto sull’universo infantile che si posa il suo guardo affettuosamente complice.
In mostra vengono inoltre esposte alcune immagini che documentano l’avventura umana e professionale della fotografa. Nel progetto espositivo sono così confluite alcune foto e documenti cartacei originali che vedono come protagonista la fotografa: da un tradizionale ritratto in studio a Palermo del 1954, allo scatto fulminante che le ha dedicato trent’anni dopo Josef Koudelka, durante un viaggio in Turchia; dalle foto che ce la mostrano insieme a colleghi ed amici (lo stesso Koudelka, Ettore Sottsass, Franco Zecchin, Donna Ferrato, Graciela Iturbide) a quelle che testimoniano la sua presenza in quelle scene del delitto che Letizia Battaglia è stata spesso chiamata a rappresentare.

Il vernissage del 16 dicembre sarà preceduto, a partire dalle 18, dall’incontro con la fotografa e con Giovanna Calvenzi.

Fino al 23 gennaio
s.t. foto libreria galleria
via degli ombrellari, 25
Roma
orari:
martedì 15-20
da mercoledì a domenica 11-20
da verificare durante le festività natalizie (tel. 06.64760105)



15/11/2010 - UNDERLINES
Alla Galleria Nicoletta Rusconi di Milano una personale di Eva Marisaldi a cura di Marinella Paderni

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"Siamo sempre nell’ambito di una retrospettiva dell’oggetto perduto, anche se a livello del significato, del linguaggio. L’utilizzo del linguaggio implica una nostalgia, un oggetto perduto, ma è anche, effettivamente, un’anticipazione, perché siamo già in un’altra realtà… Dobbiamo trovarci sempre in questi ordini di realtà: di fronte a ciò che è perduto e nell’anticipazione di ciò che ci attende, incontriamo la fatalità che ci appartiene." (Jean Baudrillard)

'Underlines' è la sottolineatura di ciò che tende alla dissipazione, all’entropia, all’oblio. Immagini, impressioni, ricordi, realtà strappate al caos del mondo, alla perdita di memoria, che riverberano nell’immaginazione dell’artista e fatte depositare nell’opera d’arte. Underlines è una litote – un lavoro sul linguaggio, sulla creazione artistica di “oggetti singolari” che riflettono sul senso delle cose, sulla loro identità fuggevole e mutevole, insinuando uno scarto o un dubbio nello spettatore, sottolineando le dissociazioni tra natura e cultura, oppure le affinità tra la fisica del mondo e l’etica dell’arte. Come davanti ad altre forme d’intelligenza, altre specie di animali che non siano l’uomo, capaci di costruire architetture segrete, sotterranee, di una bellezza terribile, spesso negata o vituperata. Un gigantesco formicaio sotterraneo riportato alla luce dopo un lungo lavoro di scavo è la suggestione iniziale di un’inedita scultura-installazione concepita da Eva Marisaldi per la galleria Nicoletta Rusconi. Un’opera in cui l’artista porta a nuovi esiti la pratica della scultura adottata quale intervento di “sottrazione”, di estrazione di una seconda immagine che rappresenti la forma del vuoto. Un vuoto che è generatore di relazioni, di connessioni mentali più o meno visibili, territorio del possibile in cui “… incontriamo la fatalità che ci appartiene.”
Sotterrare, cavare fuori, dissotterrare… azioni che nel lavoro di Eva Marisaldi assumono una valenza simbolica, che rimandano all’Umanesimo dell’arte e a una cultura scientifica che vede un futuro nell’ecologia del pensiero. L’immagine del vuoto è poi sviluppata in un’altra forma – il tunnel – soggetto di un nuovo video che completa la personale dell’artista. Il tunnel è un viaggio in un’altra realtà fatta di memorie, suggestioni, oggetti di affezione, parole, disegni: un’opera nell’opera, uno spazio mentale, un labirinto di immagini, una retrospettiva di impressioni e oggetti non ancora perduti.

Dal 16 novembre all'8 febbraio
da martedì a sabato, dalle 11 alle 19
Chiuso domenica e lunedì
Galleria NICOLETTA RUSCONI, Corso Venezia
ingresso portone antecedente n°22, Milano



15/12/2010 - FROM TRUE STORIES
Global Photography 2010, fino al 15 gennaio a Roma un progetto espositivo sulla fotografia contemporanea


(c) Zoltán Jókay, Bitterfeld, 1992

From True Stories è il sottotitolo della collettiva Global Photography. Si tratta di un progetto espositivo ideato e proposto da Stefania Rössl e Massimo Sordi, una sorta di ampio osservatorio sulla scena fotografica internazionale che si è tradotto in una collettiva di autori provenienti da ogni parte del mondo.
Nel 1986 David Byrne, storico leader dei Talking Heads, dirige il film True Stories. Direttore della fotografia era il teorico del banale quotidiano: William Eggleston. La mostra collettiva Global Photography riprende il titolo e i temi del film di Byrne ed Eggleston, ossia il racconto per immagini di storie che si muovono sul limite tra realtà e finzione. Come spiegano i curatori nel testo introduttivo al catalogo: «questa non è una citazione casuale. Tutt'altro. E' un riferimento che definisce lo spirito del progetto espositivo, in bilico tra storie vere e una visione di pura invenzione. [...] Di fronte alla proliferazione di immagini che costantemente ci vengono proposte come lettura dei principali fatti che accadono intorno a noi, questo progetto prende le mosse dalla consapevolezza che spesso gli insignificanti frammenti possiedono la capacità di rivelarci le esperienze più profonde».
La mostra raccoglie diciotto autori che, con le loro immagini costruiscono percorsi culturali compositi. La dimensione intima del privato, così come la natura plurale della vita collettiva, dove si confrontano, ciascuno attraverso una peculiare identità, i diversi immaginari fotografici presentati.

Autori in mostra:
Melania Comoretto / ITA “women in prison”
Christine Fenzl / GER “street football”
Marcello Galvani / ITA “fotografie”
Verena Hanschke-Floriana Gavriel / GER “the Vidarbha cotton widows”
Zoltán Jókay / GER “portraits“
Mårten Lange / SVE “anomalies“
Dana Lixenberg / NL “the last days of Shishmaref“
Geoffroy Mathieu / FRA “dos a la mer”
Rafal Milach-Andrzej Sidor / POL “life after death”
Muge / CHINA “go home”
Karin Apollonia Müller / GER “on edge”
Lydia Panas / USA “the Mark of Abel”
Dorothée Smith / F “ löyly”
Tomoyuki Sakaguchi / JAP “home”
Igor Starkov / RUS “pure vision”
Amy Stein / USA “domesticated“
Donald Weber / CAN “into the half-life / chernobyl stalker”

Vernissage: venerdì 17 dicembre ore 18
La mostra prosegue dal 19 dicembre fino al 15 gennaio
Dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20.30
Officine Fotografiche
Via G. Libetta, 1
Roma



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